PD Colognola ai Colli: 25 aprile, liberiamo anche i partiti

venerdì 27 aprile 2012

25 aprile, liberiamo anche i partiti

Bersani: “Italia bene comune”, ma col 25 aprile liberiamo anche la buona politica, dando l'esempio a partire dai costi della politica.

Il 25 aprile noi italiani ricordiamo la liberazione dal nazifascismo e la resistenza di quanti lottarono anche a costo della vita per la libertà e la democrazia nel nostro paese. Se oggi noi viviamo in un mondo migliore lo dobbiamo anche a loro.

Per queste ragioni, la celebrazione del 25 aprile per noi democratici non è un semplice rito, ma il momento in cui ciascuno rinnova l’impegno personale e collettivo per la difesa e lo sviluppo della democrazia in Italia e in Europa.
La ricorrenza del 2012 si presenta da questo punto di vista ancora più significativa. Fin dall’inizio il Partito democratico ha avuto l’ambizione di essere il partito della liberazione, della Costituzione e della ricostruzione civile e democratica dell’Italia.

Abbiamo passato anni terribili. Il populismo ha governato il paese, portando l’Italia sull’orlo del burrone. Noi abbiamo lottato contro questa deriva, chiamando tutti alla riscossa civile, per riportare l’Italia nell’alveo del modello europeo. A lungo siamo stati soli. Gran parte della classe dirigente sosteneva Berlusconi e il suo populismo e chiudeva gli occhi di fronte alla realtà.
Alla fine i frutti dell’impegno del Pd sono arrivati, come dimostrano i risultati delle amministrative e dei referendum del 2011, la caduta del governo Berlusconi. A un passo da una crisi devastante abbiamo ottenuto l’uscita da palazzo Chigi di Silvio Berlusconi.

Il Pd si è impegnato, per la salvezza dell’Italia, al sostegno del governo guidato da Mario Monti. Il compito di un grande partito popolare e nazionale è di pensare prima all’Italia e poi ai suoi interessi. L’eredità lasciata dal centrodestra è tuttavia pesante e il senatore Monti ha dovuto prendere provvedimenti impopolari. Non tutte le misure che sono state varate l’avremmo predisposte noi.

Abbiamo avanzato le nostre proposte e ottenuto anche alcuni importanti miglioramenti (dal prelievo sugli esportatori di capitale che hanno sfruttato il condono di Tremonti alla lotta contro l’evasione, alla difesa dell’articolo 18, fino alla battaglia per il futuro degli esodati). Ma non dimentichiamo e non permettiamo che si dimentichi che Monti è venuto non dopo i partiti, ma dopo Berlusconi.

Siamo a un tornante storico. Ci troviamo a vivere insieme la crisi economica più grave dal 1929 e la crisi politica peggiore dal 1992, anno di Mani Pulite. In questo passaggio il Pd si è assunto il compito di tenere in collegamento il governo con le esigenze sociali e la sofferenza del paese. Il Pd vuole essere il motore che spinge l’Italia ad arrestare il declino, a riprendere la crescita e, nello stesso tempo, il partito che promuove una riforma profonda della politica, senza la quale non può esservi una riscossa del paese.

In un momento così difficile per gli italiani è indispensabile ridare un senso etico alla politica, far capire che solo la buona politica può far uscire il paese dalle secche e che nuove scorciatoie populiste, di qualsiasi segno, ci riporterebbero nel burrone. I partiti, in primo luogo il Pd, devono dunque dare l’esempio, tirando la cinghia e avviando un rinnovamento e un rafforzamento delle regole interne, in modo da riavviare il cammino della democrazia.

Fin dall’inizio il Pd ha deciso di far certificare i propri bilanci da una società esterna di revisione (la stessa che certifica il bilancio della Banca d’Italia) ed ha proposto una legge per applicare e regolare l’articolo 49 della Costituzione, in modo da fissare norme precise per la vita interna e per la trasparenza dei partiti politici, fondamentali in ogni democrazia occidentale. Non erano scelte casuali, erano volute. Ma ora bisogna fare di più.

In questo ambito il Pd punta a una immediata e profonda riforma del finanziamento pubblico, perché i partiti, se devono assolvere al proprio compito democratico, non possono e non devono vivere prigionieri dell’interessato sostegno del o dei miliardari.
In particolare, il Pd propone quanto segue.

  • La certificazione dei bilanci dei partiti da parte di società esterne di revisione; il controllo da parte della Corte dei conti; la pubblicazione dei conti su internet.
  • Tetti drasticamente più stringenti per le spese elettorali, non riferibili solo al periodo immediatamente precedente il voto, imponendoli dove oggi non sono previsti e riducendoli dove sono già in vigore.
  • Il dimezzamento da subito, rispetto all’anno scorso, dell’ammontare complessivo del finanziamento pubblico ai partiti costruendo un sistema basato su due pilastri, secondo il modello tedesco:
    • un contributo fisso relativo al numero dei voti;
    • un’agevolazione o una compartecipazione pubblica commisurata in base all’entità del finanziamento privato raccolto da ciascun partito. In proposito vanno ricordati due temi.
      1. il Pd ha, fin dalla nascita, raccolto parte non irrilevante dei fondi con il tesseramento e con le feste democratiche, che per scelta politica il Pd lascia ai territori, con i contributi dei parlamenti e degli amministratori.
      2. il Pd ha girato una parte dei finanziamenti alle strutture regionali e continuerà a farlo anche nelle nuove e più stringenti condizioni. Con questo passaggio l’Italia resterà largamente al di sotto di quanto avviene in Germania, in Francia, in Spagna.
  • Il finanziamento privato deve essere consentito solo per somme molto contenute e reso trasparente, in modo che i cittadini possano controllare.

Il Parlamento oggi ha la possibilità di varare in poche settimane sia le norme per regolare la vita interna dei partiti, sia i drastici tagli e la riforma del sistema di finanziamento pubblico. E’ un contributo che la politica deve dare, oltre all‘indispensabile riforma della legge elettorale per consentire ai cittadini di scegliere i parlamentari, alla riduzione del numero dei deputati e dei senatori e agli altri interventi di rinnovamento istituzionale. Il Pd prende l’impegno solenne a procedere su questa strada e a incalzare le altre forze politiche, che devono abbandonare posizioni di facciata per essere richiamate alla concretezza dei fatti e dei tempi per ottenere risultati certi prima delle vacanze estive.

Il Pd non da oggi ha ingaggiato la battaglia per la ricostruzione civile e democratica dell’Italia, per uscire dal populismo e tornare in Europa. Oggi, 25 aprile, è il momento per rinnovare quell'impegno. Lo prendo di fronte a voi che ogni giorno alimentate le iniziative del partito. Chiedo a tutti forza e tenacia nel sostenere le ragioni della buona politica, le stesse che hanno spinto ciascuno di noi a lavorare per la democrazia e per il nostro paese.

Pier Luigi Bersani

13 commenti :

  1. Sull'Arena di oggi si dà notizia che Avviso PUBBLICO, una rete degli enti locali contro le mafie, è un`associazione nata nel 1996 con l`intento di collegare ed organizzare gli
    amministratori pubblici che si impegnano a promuovere la cultura della legalità
    nella politica, nella pubblica amministrazione e sui territori governati.
    Attualmente Avviso Pubblico conta più di 200 soci tra Comuni, Province, Regioni. Nei giorni scorsi ha chiesto di aderire a questa associazione anche il
    Comune di Bardolino primo e unico nella provincia di Verona.
    Come mai il PD non sollecità con un'interrogazione l'adesione del comune di colognola ai colli? Fate un incontro pubblico, organizzate qualcosa, datevi da fare!

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    1. Grazie della segnalazione. Ci ha già pensato la Giunta con la Del.55/2012 [http://sac4.halleysac.it/c023028/mc/mc_attachment.php?x=7dfb5166b80eb0447e502f53b49908c0&mc=1689]

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  2. A dir la verità l'articolo parla del comune di Bardolino come primo e unico nella provincia di Verona e non si parla dell'adesione del comune di Colognola.
    In ogni caso sul sito compaiono le delibere fino all'ottobre del 2010. Quini la citata 55 non si legge. Come mai non viene aggiornato con tutte le delibere del 2011 e del 2012? Se l'opposizione non chiede all'amministrazione il rispetto delle regole e quindi anche l'aggiornamento del sito che opposizione è?

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    1. Gli atti del Comune sono tutti visibili nell'Albo pretorio - a norma di legge. Provi a usare tale sezione. Se ha probleni mi contatti pure via email, o telefonicamente quando è davanti al pc.

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  3. Come volevasi dimostrare.
    La giunta non ha aderito ad Avviso pubblico ma al protocollo dell'Anci che pur riguardando le infiltrazioni della criminalità. Sono due cose diverse in quanto Avviso pubblico è un'associazione di comuni che attivamente si muove contro la mafia.
    Il protocollo dell'Anci è una sintesi d'intenti che rischia di rimanere sulla carta. Su queste questioni è necessario coinvolgere anche i cittadini.
    Organizzate una serata pubblica sulla questione

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    1. Interesante. Le andrebbe di contattarci per discutere la cosa?

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  4. Contattate la sezione veronese di libera per organizzare un incontro pubblico e stanare Martelletto dalle sue ambiguità

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    1. Quali ambiguità sta insinuando? Spieghi bene; altrimenti facile sparlare nascosti in uno pseudonimo...

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    2. "mamma ebe", chi contatti direttamente. Cogliamo la componente di proposta del suo commento. Stiamo valutando però se la sua insinuazione non ci esponga a rischio di querela. Se potesse modificare il suo pseudonimo col suo nome e cognome sarebbe un segno di responsabilità apprezzato.

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  5. mamma ebe è un nome che girava un po' troppo già prima sui blog della famiglia Dal Dosso, ed anche allora era critica verso tutto. descriva quali sono le ambiguità, signora mia.... perchè la delibera 55 dimostra chiaramente la volontà dell'amministrazione di aderire ad un protocollo di legalità, presentato dall'anci.
    mi sa che mamma ebe è una di quelle che dice di aver fatto la guerra come partigiana anche se è nata nel 55!

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  6. Non ritengo corretto che pubblichiamo insinuazioni da anonimi. Inoltre citate fatti riscontrabili. Mi scuso con Martelletto. Sebastiano Tosi.

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  7. Ma l'anonimo chi è? Martelletto?
    Ho scritto che è necessario stanare Martelletto dalle sue ambiguità nel senso che aderendo al documento dell'Anci si è messo a posto la faccia ma non farà mai un'azione culturale di denuncia delle infiltrazioni mafiose nel territorio veronese come raccontano sommessamente i mezzi d'informazione locale e come più di una volta hanno denunciato i procuratori Papalia e Schinaia. Ve la ricordate la villa del mafioso sequestrata a Zimella? O quei calabresi arrestati a San Bonifacio? Se volete sottrarvi al vostro ruolo di opposizione ed avallare una politica martelletianache che fa finta di non vedere i problemi del territorio, accomodatevi pure. Ma le suse di Anonimo Sebastiano Tosi sono semplicemente ridicole! Non ho accusato nessuno ho semplicemete fatto un'analisi politica che anche un babino sarebbe capace di fare tranne, ovviamente, sebastiano tosi!
    E comunque, per finire, se volete che la gente scriva sul vostro blog, dovete lascire che esprima le proprie idee critiche altrimenti tenetevelo il vostro blog. Scrivetevelo e leggetevelo!

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    1. Porti pazienza "mamma ebe". Le stiamo chiedendo di identificarsi almeno internamente (con noi) per verificare insieme le sue considerazioni. Altrimenti il risultato è che qui si scambi un blog come posto "pubblico" dove calunniare impunemente - a prescindere dalla sua buona fede. È in questo senso che "pretendiamo" commenti responsabili: dove ci si prende la responsabilità di quello che si dice; altrimenti può sempre contattarci privatamente per gestire la cosa secondo canali correttamente decisi insieme. Forse sbaglieremo in questo momento ad assumere atteggiamento censorio nei confronti delle accuse ma è il nostro modo di tenere una discussione corretta e pertinente al post del (mi fermo qui, fateci sapere cosa ne pensate).

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