PD Colognola ai Colli: Si passa ad Acque Veronesi

mercoledì 7 dicembre 2011

Si passa ad Acque Veronesi

In versione integrale la discussione che consegna la gestione del sistema idrico integrato di Colognola ai Colli ad Acque Veronesi.

Particolamente sofferto il dibattito sulla delibera proposta dalla maggioranza per acquistare quote di Acque Veronesi. E non sono mancati interventi di un certo spessore.

Sindaco
Illustra la proposta evidenziando che si tratta di una questione che è stata approfondita anche attraverso il contributo di una commissione consiliare, anche se informale, alla quale hanno partecipato tutti i Consiglieri Comunali. Rileva che il servizio acquedotto e depurazione delle acque è attualmente gestito tramite due consorzi il Covise ed il Consorzio depurazione acque di Caldiero. Ricorda che il servizio è stato sicuramente svolto con soddisfazione da parte dell’utenza; si tratta di due consorzi che con poco personale e sotto la direzione dell’ing. Arrigo Tagliaro, al quale rivolge un ringraziamento per il lavoro che svolge ed ha svolto, sono riusciti a garantire un buon servizio a costi veramente contenuti. Dichiara che la necessità di affrontare la questione nasce già dal 1994 con la legge Galli che ha voluto dare un assetto di tipo industriale per la fornitura di questi servizi affidandone la competenza alle Autorità d’Ambito alla quale anche il nostro Comune ha aderito. Sottolinea come una società, che serve tutti i Comuni della provincia, deve necessariamente compensare le situazioni in quanto vi sono Comuni, come il nostro, che ha una buona rete di distribuzione altri Comuni che non hanno la rete acquedottistica o fognaria. Rileva che la tariffa applicata a Colognola è del 1992 e di questo i cittadini ne hanno beneficiato, d’altro canto va evidenziato che Acque Veronesi è una società totalmente pubblica della quale fanno parte 72 Comuni (altri fanno parte di Gardesana Servizi) ad esclusione di 7 tra i quali il nostro. Dichiara che il rispetto delle norme ci induce ad aderite ad Acque Veronesi anche perché, nel frattempo, sono pervenute diffide sia da parte dell’Autorità d’Ambito che dall’Assemblea dei Sindaci e, comunque, il Comune farà ancora parte dei consorzi. Precisa che, quello che viene chiesto al Consiglio Comunale, è di procedere con l’acquisto delle quote per un valore di circa 36 mila euro. Fa presente che attualmente la gestione dell’acqua è in equilibrio ma, la situazione attuale, non consente di fare investimenti che sono necessari per garantire la funzionalità del sistema e della rete. Ringrazia tutti i collaboratori del Covise e del Consorzio depurazione acque di Caldiero e ribadisce che aderire ad Acque Veronesi non è una “sventura” anche perché è una società che ha, mediamente, le tariffe più basse della media regionale per un 13% e del 20% della media nazionale.


Tosi
Evidenzia che sono state fatte due riunioni e si rammarica in quanto, a volte, leggi centralistiche vanno a creare problemi a gestioni che funzionano. Chiede se non fosse possibile far acquistare le quote dal Covise anziché dal Comune.


Risponde che generalmente ad Acque Veronesi aderiscono i Comuni, comunque, in sede di trattativa con l’Autorità d’Ambito, è stata data anche al Covise la possibilità di entrare nella società il problema è il mancato accordo tra i soci del Consorzio in quanto vi sono situazioni peculiari che non lo consentono (Comuni che sono in scadenza elettorale, un Comune commissariato, un Comune nettamente contrario).


Chiede, visto che il Comune rimane anche all’interno del Covise cosa cambia.

Dichiara che tutte le reti consortili rimangono in capo al Consorzio.


Chiede se, all’interno del Covise è solo il Comune di Colognola ad aderire ad Acque Veronesi.


Risponde che i Comuni di Tregnago e Badia Calavena hanno aderito ad Acque Veronesi alcuni anni fa.


Migliorini
Dichiara che l’acquisto delle quote di Acque Veronesi è una scelta delicata e, per certi aspetti, improcrastinabile vista la quantità di leggi emanate dal 1994 ad oggi. Ritiene vada sottolineato il lavoro fatto dal Covise e dai Sindaci precedenti nel rendere efficiente la rete acquedottistica. Ribadisce che, come spesso accade, le leggi calano dall’alto sui Comuni i quali le devono applicare. Dichiara che, se è pur vero che questa sera si approverà la proposta di delibera, “non si può sempre passar sopra le decisioni che vengono prese dall’alto”, la libertà è anche quella di contestare una legge “e questa sera mi sento di contestare la legge, è chiaro che le parole rimarranno qua, ma almeno rimarranno agli atti”.
Ricorda che il podestà Giovanni Glisenti l’8 giugno dell’anno VII dell’era fascista, iniziava le pratiche per la realizzazione dell’acquedotto per un importo di 310 mila lire, impegnando la Cassa Depositi e Prestiti e gli Istituti di Previdenza. Evidenzia che la scelta di creare il Covise è stata lungimirante in quanto si partiva dall’alta Val d’Illasi e si arrivava in pianura seguendo una orografia ed un paesaggio ambientale e geografico connaturale tanto è vero che, nello statuto, sono stati previsti anche altri servizi quasi anticipando quella che è una unione di comuni.
Dichiara che il Covise è destinato a chiudere e ritiene sia un fatto straordinario che un Consorzio riesca, con un piano tariffario del 1992, a rimanere in pareggio nel 2011 e, forse, è proprio per questo che viene abolito, tanto è vero che intende invitare il direttore, ing. Arrigo Tagliaro, ad istituire una borsa di studio per tesi di laurea in economia per vedere come un Consorzio in 19 anni è riuscito a gestire in maniera così puntuale ed economica il servizio.
Evidenzia che far parte di Acque Veronesi comporterà un aumento dei costi a carico dell’utenza e nutre molti dubbi sull’efficienza, efficacia ed economicità della scelta che si è costretti a fare. Ritiene che una legge debba rispettare i criteri di efficienza, efficacia ed economicità altrimenti è una “legge non buona” soprattutto in un momento in cui si dovrebbe capire che bisogna valutare, apprezzare, individuare e valorizzare quelle che sono le potenzialità.
Ribadisce che le conseguenze di questa scelta saranno gli aumenti dei costi mentre non si conoscono ancora i vantaggi, è chiaro che si tratta di un ente pubblico e questa da tranquillità però è monopolistico e ci saranno, anche, delle ricadute sociali.
Dichiara che il suo voto sarà favorevole anche se sofferto.
Rileva che, ultimamente, anche in Regione si usano termini quali “pianificazione regionale”, termini usati nel regime di Stalin, mentre in uno Stato moderno si dovrebbe parlare di autonomia non di pianificazione.
Precisa che anche nell’ultimo comunicato stampa regionale del 28/11/2011 per tre volte si parla di “pianificazione regionale” con l’intento di arrivare ad un’unica tariffa regionale che, sicuramente, non sarà la più bassa ma la più alta.
Conclude dichiarando il voto favorevole ma ha anche voluto esprimere una contraddittorietà di fondo nel modo di operare e di procedere soprattutto alla luce della creazione delle Autorità d’Ambito che, in realtà, hanno fallito su tutto il territorio nazionale ed adesso vengono dichiarate incostituzionali ed il prossimo anno verranno creati i bacini regionali o provinciali.


Condivide in gran parte quanto dichiarato dall’Assessore Migliorini, e riporta quanto deliberato dalla Corte Costituzionale il 25/11/2011 che ha dichiarato illegittimo il regolamento sul servizio idrico della Regione Lombardia che prevedeva la cessione della proprietà del sistema idrico.


Costantini
Dichiara di concordare su quanto fatto dal Covise ma ritiene necessario far presente che la remunerazione del servizio dipendono anche da questioni endogene del territorio e della struttura. Precisa di conoscere le motivazioni per le quali il Consorzio sia riuscito a garantire il servizio a tariffe più basse rispetto ad altri in quanto ha beneficiato della sorgente della Val Fra selle. Evidenzia che la scelta di aderire ad Acque Veronesi è dettata da una illegittimità nella gestione del servizio ed il riferimento della sentenza fatta dal Consigliere Tosi è relativo ad una società patrimoniale e questo non è il caso di Acque Veronesi. È d’accordo sul fatto che, nel panorama della provincia di Verona, ci fossero delle ottime gestioni del servizio idrico, altre buone ed altre ancora pessime. Per quanto riguarda l’adesione da parte del Covise, fa presente che è possibile, tanto è vero che la maggior parte dei Consorzi della pianura hanno acquistato quote, ma non si è potuto procedere in quanto non c’è un accordo unanime da parte dei Comuni aderenti. Ricorda che la tariffa non può essere adeguata e non si possono accendere mutui per interventi sulle reti e chiede come sono finanziati i lavori nella zone Villaggio. Condivide la scelta dell’Amministrazione.


Risponde che la spesa per i lavori al Villaggio è a carico del Consorzio. Ribadisce che l’adesione ad Acque Veronesi non è una tragedia tanto è vero che, da una indagine fatta, risulta che in Italia le tariffe per il servizio idrico sono tra le più basse d’Europa, e nazioni come Francia, Germania e Regno Unito hanno tariffe 3/4 volte maggiori.


Dichiara che in Germania e nel Regno Unito gli stipendi sono doppi dei nostri.*


Risponde che comunque il rapporto di costo è di gran lunga superiore anche tenendo conto degli stipendi più alti.*


Dichiarazioni di voto

Zecchin
Dichiara che il Gruppo Patto per Colognola esprime voto favorevole avendo avuto modo, in Commissione, di approfondire la questione sia da un punto di vista legale che tecnico.


Dichiara che, pur avendo partecipato al gruppo di lavoro dal quale è emerso che il Comune non ha altra scelta, ritiene sarebbe stato opportuno cercare di condividere questa decisione con gli altri Comuni aderenti al Covise, pertanto il voto sarà di astensione.


Dichiara che il tentativo c’è stato ma ha anche spiegato le motivazioni del mancato accordo. Per quanto riguarda la tariffa sulla fornitura dell’acqua evidenzia che attualmente è di 0,80 euro rispetto a 1,18 di Acque Veronesi; tuttavia si sta valutando la possibilità di fare un adeguamento graduale.


Bonamini
Dichiara che il Gruppo Insieme per Colognola esprime unanime parere favorevole per le considerazioni emerse in sede di Commissione.

*Interventi fuori microfono non riportati nei verbali.

3 commenti :

  1. A questo link l'articolo di oggi:
    http://www.larena.it/stories/Provincia/314663__anche_colognola_si_arrende_e_dice_s_ad_acque_veronesi

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  2. E a leggere questo... Quanta nostalgia per il nostro Consorzio idrico della Val d'Illasi (Covise):
    http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=2867&fromRaggrDet=5

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  3. Su vostra richiesta, qui trovate il verbale della:

    http://sac4.halleysac.it/c023028/mc/mc_attachment.php?x=c1d84e923bb69d171e39294d31f06229&mc=1194

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