Durante le feste, tra Gucciardini e Monticelli, si può trovare un momento per riflettere sul Bene comune.
Permettetemi di darvi uno spunto di riflessione laico. Vorrei aprire questa riflessione con una citazione di un classico della nostra cultura:
Il tema o lo spunto che vorrei darvi è la lettura di un brano tratto dal libro di Roberta De Monticelli: La questione morale.Una delle maggiori fortune che possino avere gli uomini, è avere occasione di potere mostrare che, a quelle cose che loro fanno per interesse proprio, siano stati mossi per pubblico bene.(Francesco Guicciardini Ricordi E. Pasquini, Garzanti, Milano 1999, 142,p.169)
Ognuno dovrebbe meditare sulle sinistre parole con cui uno dei “prìncipi” della prima repubblica, che non era peggiore di altri venuti dopo, ha commentato la morte dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, ucciso trentun anni fa (dopo numerosi avvertimenti e minacce) da un sicario della mafia e del bancarottiere fraudolento Michele Sindona: «Se l’è andata cercando». Anteporre il proprio dovere e la giustizia al proprio vantaggio è cercare grane. Fatti di questo genere ci aiutano a capire meglio un aspetto della questione morale [..]: l’estrema fragilità del Bene. Fragile è sempre stato ciò che è prezioso: ma quanto fragile è un bene comune che non esiste se non come giustizia, quando il dovere di far funzionare le istituzioni che lo incarnano è a tal punto un’opzione eroica, e non la norma comune, da incorrere addirittura nel sarcasmo [..]. Ed ecco tutta la distanza che separa l’Italia di oggi da quella del Guicciardini, di mezzo c’è il parziale fallimento, dell’educazione a quella che potremmo chiamare la normalità morale [..]. Ma poiché oggi, a differenza di allora, godiamo pur sempre della condizione di cittadini, e non quella di sudditi, la frase citata e pura e semplice infamia, quand’anche qualcuno volesse invece considerare soltanto “prudenziali” le immoralità del Guicciardini. Fatti di questo genere ci dicono che una moderna democrazia esige un livello di normalità morale che noi purtroppo non abbiamo [ancora] raggiunto e per questo abbiamo ancora bisogno di eroi.
(Roberta De Monticelli La questione morale Cortina ed. 2010 Milano pp 51-53)Oltre che al fare, bisogna sempre trovare il momento per pensare dove vogliamo andare, per non ritrovarsi a girare in tondo.
Sebastiano Tosi
Io spero che il PD di Colognola, il Pd di Vr, il PD regionale e il PD nazionale più che riflettere del Guiccardini, che pure ha molte cose da dirci, e della De Monticelli, che ha sicuramente idee per farci pensare, riflettano sul fatto che con questa manovra salvaitalia e le conseguenti norme introdotte sulle pensioni di ansianità il PD ha nuovamente regalato alla Lega, su di un piatto d'argento, un consenso popolare che le era andato scemando. Avendo accettato questo rospo dell'innalzamento dell'età pensionabile anche per chi ha raggiunto i 40 anni di contributi avete fatto un autogol politico degno dei peggiori dilettanti della politica!
RispondiEliminaPaolo Veronese
Gli auguri di cui sopra li sento colognolesi. Per questo invito a discutere dell'argomento "PD e manovra" in un prossimo post sulla manovra.
RispondiEliminaIntanto una prima risposta a Paolo o a quanti vorrebbero capire come mai il PD "appoggi" questo governo credo la possiamo trovare qui:
http://www.pdverona.it/2011/12/manovra-miglioramenti-frutto-del-nostro-lavoro