Ecco il perché noi pensiamo che la salute dei Cittadini sia più importante anche di 60 o 65 milioni di euro all'anno...
Il Circolo del PD di Colognola ai Colli appoggia la protesta indetta dal comitato Salute Verona contro l'inceneritore di Ca' del Bue dalla storia a tratti losca e travagliata (dopo aver letto, curiosate pure fra i molti link seminati nel testo).
L'ampliamento dell'impianto risulta perlomeno superflua per la sua capacità: doppia rispetto i rifiuti della regione che, tra l'altro, sono in diminuzione grazie alla differenziata. La mozione regionale atta "a svolgere ogni utile azione al fine di pervenire alla sospensione della procedura relativa al raddoppio dell’inceneritore di Ca’ del Bue in Comune di Verona in attesa di valutare se vi siano altre valide alternative" fu respinta dalla maggioranza del Consiglio del Veneto (Pdl, Lega Nord).
Il PD di Verona oggi si dedica alla questione fornendoci una sintesi anche tecnica. In essa colpisce come gli impianti già presenti in Veneto bastino al trattamento dei rifiuti, e come l'impianto di Ca' del Bue implichi uno spropositato incremento di capacità. Di qui una domanda: lasceremo che Verona diventi la discarica del Veneto?
Persino altri partiti hanno nutrito perplessità; tali da infastidire l'attuale sindaco di Verona, di fronte all'apertura del procuratore Mario Giulio Schinaia a procedere per vie giudiziaria contro gli effetti dell'inceneritore. Insomma, qui, al di la delle contrapposizioni politiche, la vera minacciata è la Salute! Diossine, nanoparticelle, malattie infantili e tumori sono lo scenario da cui difendersi quando si parla di "inceneritore".
La moderna tecnologia propone soluzioni alternative all’incenerimento, che sono migliori in quanto meno costose (un decimo rispetto l’inceneritore) e soprattutto ecosostenibili (ci consentono di salvaguardare la nostra salute). Queste tecnologie utilizzano un trattamento "a freddo" che è in grado di trasformare il rifiuto in materia prima-seconda (quindi in materiale rivendibile alla industrie). Un sistema di questo tipo è già usato con ottimi risultati in Italia a Vedelago (Treviso). Impianti gemelli sono in costruzione in Sardegna grazie all'iniziativa di 14 Comuni locali (con a capo il Comune di Tergu) ed anche a Colleferro (Lazio) a seguito di un'iniziativa di imprenditori privati. Nel resto del mondo si stanno diffondendo molto sistemi basati su principi simili.
Ma allora perché proseguire su un progetto non utile ai Cittadini, anzi potenzialmente dannoso per la salute e casomai con l'unico "pregio" di riunire tutte le opposizioni politiche/partitiche? Quali potenziali interessi economici muoveranno tali apparenti contraddittorie posizioni a favore dell'inceneritore? Da una parte si compara il futuro "termovalorizzatore" di Ca' del Bue a quello di Brescia che frutta 60-65 milioni all'anno D'altra parte - ci permettiamo di interpretare - si contrappone la paura di dover restiture il finanziamento regionale a suo tempo percepito (circa 80 miliardi delle vecchie lire). Ma se anche fosse, e anche senza contare il danno alle colture del biologico e alla produzione agroalimentare di qualità nel raggio di azione dall'inceneritore (30km), quale cifra vale veramente il rischio alla salute che ricade su noi e i nostri figli? La risposta non può essere che un "Nessuna!" tanto più forte e chiaro, quanto le valide, concrete e praticate alternative. Nel video sotto vi lasciamo a uno dei tanti "stimoli" possibili sull'argomento.
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