(FOTO, Fuga dal Compattatore) |
Assieme ai propri genitori, i più piccoli, hanno manifestato con senso di responsabilità per sconfiggere un mostro che è ben più pericoloso di quelli che animano le storie raccontate dai nonni. E forse ci vuole proprio la voce dei bambini per dire la verità come nella celebre favola del Re nudo; perché "i grandi" che si inchinano ossequiosi ai nuovi tiranni che fiutano interessi a scapito della salute dei cittadini, non hanno il coraggio di dirla.
Come è stato ribadito anche sabato, se accoglieremo questo mostro, dovremo accettare le conseguenze di vedere dispersi, nella nostra già molto inquinata aria, i fumi e le diossine di 1200 tonnellate di rifiuti passati per il camino; ogni giorno.
"Amiamo farfalle e coccinelle. No alle nanoparticelle" cantavano i bambini assieme agli adulti portando un coloratissimo striscione molto eloquente. "Pensate al nostro futuro" era l'invito portato da un altro ragazzino: riassumeva bene le preoccupazioni che un inceneritore va ad aggiungere alle altre che i nostri figli si troveranno ad affrontare come eredità di una generazione (la nostra?) miope oltre ogni limite nella salvaguardia dell'Ambiente.
Alla marcia hanno partecipato anche i sindaci di alcuni comuni della provincia che evidentemente hanno avuto il coraggio (riconosciuto anche dagli organizzatori) di prendere una netta posizione di rifiuto e di operare concretamente per contrastare con ogni mezzo lecito la realizzazione di questo mostro che - come ha detto Zerman, sindaco di San Giovanni Lupatoto - altro non è che un enorme bruciatore, anche se alcuni (erroneamente e per ingannare i cittadini) lo definiscono termovalorizzatore. "Se un politico prima delle elezioni va a raccogliere consensi nelle piazze e poi, una volta eletto, ignora quello che la gente nelle piazze richiede è un politico autoreferenziale; non serve a niente, deve andare a casa" ha gridato a nome anche degli altri sindaci di San Martino Buon Albergo, Zevio, Buttapietra, Povegliano, Castel d'Azzano e Bovolone. Non c'era rappresentanza dell'amministrazione comunale di Colognola ai Colli, forse perché egoisticamente ed erroneamente si pensa di essere "al sicuro".
Il Partito Democratico a livello regionale, provinciale e anche locale ha preso una posizione molto dura contro l'inceneritore. “La Provincia si faccia parte attiva nella questione di Cà del Bue e convochi al più presto Comuni, associazioni e comitati per approfondire le ragioni della protesta” chiede Clara Scapin, vicepresidente del consiglio provinciale, a presidente Miozzi.
La verità ufficiale di chi sostiene il progetto era ben rappresentata da un grande Pinocchio che in Piazza Bra alzava un cartello con scritto "L'inceneritore non fa male". Bugia, questa, smentita dalla stragrande maggioranza degli studi medici e scientifici (vedi ad es. il bel documentario Civiltà bruciata o anche la testimonianza di chi vive accanto all'esaltato inceneritore di Brescia) che le autorità regionali e provinciali preferiscono ignorare perché è scomodo dire che il re è nudo. Per affermarlo ci vuole solo la semplice sincerità di un bambino.
Aldo Corradi
Spiazzante e acclarante il link di Unomattina*. Complimenti per i link finali al documentario e alla presentazione sull'inceneritore di Brescia. Belle, infine le emozioni "fissate" nell'ultimo video. Direi che ci siamo tolti ogni dubbio, giusto?
RispondiElimina(* vedi parola "Bugia")