PD Colognola ai Colli: Napolitano: "Un'autentica follia". Perché sulla cittadinanza è tempo di fare.

mercoledì 23 novembre 2011

Napolitano: "Un'autentica follia". Perché sulla cittadinanza è tempo di fare.

Figli degli stranieri, nati e vissuti in Italia, quando maggiorenni hanno un anno di tempo per chiedere la cittadinanza. Il PD propone come migliorare la situazione.

Mentre c'è chi ipotizza la revoca della cittadinanza ai politici che rubano...  Ecco come il PD intende affrontare l'argomento dell'uguaglianza tra chi è nato in Italia, vive e lavora ed è "cittadino" e chi alle stesse condizioni non lo è perchè figlio di genitori stranieri.
Lo ha affermato con forza il nostro Presidente della Repubblica: "Ho messo soprattutto l'accento su quella che è un'autentica, non so se definirla follia, assurdità, cioè quella dei bambini di immigrati nati in Italia che non diventano cittadini italiani."; e forse non tutti gli stranieri residenti a Colognola ai Colli sanno che possono richiedere la cittadinanza per i loro figli, e questi conserveranno anche quella data dai genitori. Ma anche noi del Circolo del Partito Democratico di Colognola ai Colli, pensiamo serva fare qualcosa di più. Così come a Verona, anche noi aderiamo alla campagna nazionale per i diritti di cittadinanza a favore dei cittadini di origine straniera residenti in Italia l'Italia sono anch'io promossa da 19 organizzazioni della società civile.

Tantissimi bambini e bambine, ragazzi e ragazze nati in questo Paese, solo al compimento della maggiore età si vedono riconosciuto il diritto a chiedere la cittadinanza (L. 91/1992 art. 4 c. 2). Il luogo di provenienza dei loro genitori è lontano, spesso non ci sono mai stati. A loro, alle loro famiglie, vengono per lo più frapposte soltanto barriere. Limitazioni insormontabili e ingiustificate, che danno luogo a disuguaglianze, ingiustizie e persecuzioni.

L’articolo 3 della nostra Costituzione stabilisce il principio dell’uguaglianza tra le persone, impegnando lo Stato a rimuovere gli ostacoli che ne impediscano il pieno raggiungimento. Ma nei confronti di milioni di stranieri questo principio è disatteso. Noi, uomini e donne che considerano l’uguaglianza valore fondante di ogni democrazia e la decisione di persone di origine straniera di diventare cittadini/e italiani/e una scelta da apprezzare e valorizzare,  siamo convinti che la battaglia per il riconoscimento dei diritti di ogni individuo sia decisiva per il futuro del nostro Paese.

Per questo come cittadini e come Partito Democratico ci impegnamo a:
  • promuovere in ogni ambito l’uguaglianza tra persone di origine straniera e italiana;
  • agire a tutti i livelli affinché gli ostacoli che impediscono la piena uguaglianza tra italiani e stranieri vengano rimossi, determinando le condizioni per la sua concreta realizzazione;
  • promuovere la partecipazione e il protagonismo dei migranti in tutti gli ambiti sociali, lavorativi e culturali. Siamo infatti convinti che esercizio della cittadinanza significhi innanzitutto possibilità di partecipare alla vita e alle scelte della comunità di cui si fa parte.
Si vuole avviare un percorso che porti alla presentazione in Parlamento di due proposte di legge di iniziativa popolare seguenti.
  1. La prima sulla riforma del diritto di cittadinanza che introduca lo ius soli temperato. In particolare, il primo disegno di legge introduce la possibilità per i figli di genitori di origine straniera di acquisire la cittadinanza italiana, senza attendere la maggiore età, se nati in Italia e qualora almeno uno dei due genitori soggiorni regolarmente da almeno un anno. La proposta di legge popolare intende poi garantire la concessione della cittadinanza italiana anche per i figli minori di cittadini stranieri, a fronte della frequenza di un corso di istruzione primaria o secondaria o un percorso di istruzione o formazione professionale. Per tutti i soggetti viene stabilito il principio del diritto alla cittadinanza come diritto soggettivo e non come interesse legittimo, attraverso una procedura che parta dalla delega del Sindaco a proporre una specifica istanza al Presidente della Repubblica. Detto diritto è ancorato al principio della territorialità, residenza, reddito e quant'altro sia fissato dalla legge. Infine le norme sull'acquisizione della cittadinanza vengono riordinate in un unico regolamento, con dovrà prevedere, tra l'altro, l'automatico accoglimento dell'istanza dopo 24 mesi della presentazione della stessa, in mancanza di una risposta formale degli uffici preposti.
  2. Già lo pratichiamo per le primarie del partito: la seconda proposta di legge di iniziativa popolare riguarda la partecipazione alle consultazioni politiche ed amministrative dei cittadini stranieri. Essa prevede l'elettorato attivo e passivo per le elezioni amministrative comunali e provinciali e alle elezioni regionali per i cittadini stranieri che regolarmente soggiornano sul territorio italiano da almeno cinque anni.
Arrivederci alle iniziative future.

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