PD Colognola ai Colli: Dimissioni dal "berlusconismo", tocca ai nostri figli

mercoledì 9 novembre 2011

Dimissioni dal "berlusconismo", tocca ai nostri figli

(FONTE IMMAGINE)
Berlusconi dichiara le dimissioni ma spetterà forse ai nostri figli debellare il "berlusconismo". Lavoriamoci da subito.

Mai campagna pubblicitaria satirica, come quella della Ryanair, era stata più profetica. Ma non illudiamoci troppo. Quelle di oggi non sono ancora delle vere e proprie dimissioni.
Prima si dovrà attendere l'approvazione della legge di stabilità, così come richiesta dall'Europa - ma che pare non contenga alcuna disposizione sulle pensioni o sulla patrimoniale. Un'Europa stessa, ce da dirlo, ulteriormente diffidente anche rispetto le altre misure introdotte nel maxiemendamento...

Due le domande che potremmo porci da questo momento:

  1. Ma ce ne siamo liberati davvero?
  2. A seguire, potremmo veramente dire di aver superato la fase berlusconiana?
Andiamo con ordine.

Per la prima. Anch'io non credo proprio che ce ne siamo liberati, poiché tra le pieghe del maxiemendamento sembra ci sia una legge post mortem per favorire i figli di primo letto del Cavaliere, che si parli di condoni e di militarizzazione della Val Susa... Inoltre, come dicevamo, la "condizione" di dimissioni a solo quando la legge sarà passata, implica che egli potrà ben contrattare, per così dire, di vender cara la pelle. Staremo pure a vedere quali sorprese ci attendono ma non vorrei che, pur di veder sradicata la pianta dallo scranno, si accettassero i suoi frutti amari.

Sul superamento della fase berlusconiana. Passato anche questo, penso anch'io ci misureremo ancora con quel qualcosa di peggio di un Berlusconi. Si, avrete intuito bene: parlo del berlusconismo. Quello che c'è in ognuno di noi. Quello fatto dei "furbi" o dalle piccole evasioni fiscali; dai nostri piccoli o grandi egoismi, che pure sottaciamo mentendo a noi stessi o agli altri. E parlo del berlusconismo fatto dalla superficialità degli slogan, dalla diseducazione all'approfondimento e dall'assuefazione al "Grande fratello della politica". Allora la domanda diventa piuttosto: quando riusciremo re-innamorarci della Politica vera, fatta di responsabilità, impegno e trasparenza; fatta dei valori come la verità e l'onesta di cui dovremmo riappropriarci ogni giorno e saper infondere ai nostri figli?

Noi, figli di questi tempi di videocracy, siamo già perduti. Ma i nostri di figli; dei tempi di internet e dei nuovi media, meno inquinati dal passato, forse no. E se a noi tocca di trasmetter loro, come meglio possiamo, la Storia di una humanitas tradita che ci ha comunque traghettati all'oggi, a loro toccherà insegnarci come ormai la TV, nei seducenti uomini d'affari che l'hanno animata, sia una bugia superata. Saremo (siamo) in grado di ascoltarli? Se ci riusciremo, magari non saremo riusciti a sconfiggere il virus del berlusconismo, ma almeno l'avremo isolato in noi, giusto per non seguitare a trasmetterlo... E sul momento attuale di "dimissioni", intanto, abbiamo poco da festeggiare quanto piuttosto da iniziare a riappropriarci del nostro futuro; da subito. Coraggio!

Flavio Brentonego

(FONTE FOTO)

2 commenti :

  1. Io penso che molti italiani, come me, non sono mai stati attratti dal berlusconismo. Berlusconi è stato un leader che ha influenzato la vita politica, e non solo, dell' Italia. Ora,morto un Papa se ne fa un'altro. E’,invece,fondamentale che le regole del contendere siano quelle democratiche dettate dalla costituzione. Non mi è mai piaciuto Berlusconi, per me era chiaro che il “suo particulare” fosse la stella polare della sua politica. C'è differenza tra ironizzare e ridicolizzare, tra convincere e manipolare, tra criticare e odiare, tra governare uno stato e amministrare un azienda. Queste differenze sono le origini, o le cause, di divisioni difficilmente ricomponibili. Berlusconi ha diviso l’ Italia e su questa linea ha trovato un valido alleato nella Lega. Ora bisogna trovare un collante perché la situazione è complessa. La complessità ha come caratteristica saliente di non dare a nessuno certezze di come andranno le cose. Educare un figlio con un metodo non da certezza dei risultati; perché un figlio è persona intelligente e risponde a suo modo agli stimoli educativi. Quindi una strada per affrontare la complessità è il continuo feed back con la realtà . La strada dell' autoritarismo è pericolosa, così come la strada del seguire il flusso dei bisogni rischia di fare e disfare continuamente, alla ricerca di non scontentare nessuno.
    Mi si permetta di dire che la politica è l unica strada per uscire da questa situazione; la politica deve riprendere il ruolo che da sempre le compete : ascoltare, interpretare e sintetizzare gli interessi diversi. Chi parla per il popolo o per un ideologia quasi sempre ha un fine manipolatorio. In questo momento storico, secondo me, il problema più grande è quello di diminuire il potere di ingerenza e di influenza dei grandi centri economici, mega banche, grande finanza. Questi centri non hanno come obiettivo il benessere delle persone ma le persone sono solo strumenti per l obiettivo, senza futuro, di sfruttare tutte le risorse possibili. Sviluppo e crescita se non sono sostenibili ecologicamente, economicamente e socialmente a livello globale diventano un finto sviluppo e una finta crescita. Perché dobbiamo fare sacrifici? Dobbiamo ripianare i debiti fatti per la crescita di alcuni . No! Basta! Sempre sacrifici per alcuni e benessere per altri. Il sistema attuale porterà ad una nuova crisi e ci chiederanno nuovi sacrifici, anzi li chiederanno ai nostri figli per i loro figli. Diminuiscano i loro profitti e ridistribuiamo le risorse, questo è l obiettivo. Il solo e unico per fare ancora sacrifici.
    Sebastiano Tosi

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  2. ma quali sono i presupposti?
    che berlusconi si dimetta previa accettazzione del "patto di stabilità"..... di cui molto è ignoto.
    come si comporterà il pd?
    2 posibili mosse:
    1-->sottoscriverlo a scatola chiusa.
    nel patto ci saranno lacrime e sangue per i ceti medi e medio-bassi e nessuna patrimoniale?
    ci pensi bene....il pd perderebbe buona parte di elettorato di "sinistra" che si sposterebbe verso vendola e idv...o 5 stelle.
    sottoscrizione del patto di stabilità. governo monti e riforma elettorale. elezioni. e non credo che allarghino consenso così facendo..
    2-->non sottoscriverlo. scioglimento camere ed elezioni subito....con QUESTA legge elettorale?

    oppure....instaurare un dialogo e far sputare lacrime e sangue a tutti però...votarlo e governo monti... ovvio che non è però nell'immediato e napolitano ci ha dato un termine molto vicino...
    in poche parole. sono MOLTO PREOCCUPATA.

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