"[...] forme più o meno accentuate di populismo sembrano derivare da un vuoto politico prodotto dalla debolezza dei partiti e dalla perdita della loro funzione storica di mediazione e canalizzazione delle istanze sociali nelle sedi politiche istituzionali."
"In Italia a questa debolezza della politica si accompagna una forte presenza di organizzazioni corporative (per non parlare delle mafie. che condizionano in modo determinante la vita politica, economica e sociale di intere regioni) che tutelano alcuni ceti e alcuni soggetti ma accentuano la debolezza e la precarietà dei molti. È su questa debolezza e questa precarietà che cresce il populismo."
- Tratto dalla locandina di presentazione del convegno del 29.10.2010: Populismo, linguaggi, comportamenti crisi o trasformazioni della democrazia? Fondazione Basso, Roma.
Questa volta, del gruppo del Pluralismo e il Dialogo, saranno Paolo Veronese e Zeno Rancan a condurci nella discussione sull'antipolitica e il populismo. Lo faranno prendendo spunto dall'ascolto di un intervento del del prof. Carlo Donolo (Sociologia Economica Facoltà di Scienze Statistiche - Università di Roma "La Sapienza").
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