La Giustizia serve per tutelare la sicurezza, ovvero la Vita, ma per 44 Paesi la Legge prevede che, per tutelarla, si debba ucciderne un'altra. Può un comune come il nostro fare qualcosa sull'abolizione della pena capitale?
Articolo 27:
"La responsabilità penale è personale. L'imputato è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla medicazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra."In Italia era il 1947 quando, attraverso la riformulazione dell'articolo 27 della Costituzione, fu definitivamente abolita la pena di morte. Nel '94 lo sarà anche dal codice militare e nel 2007 sarà proprio l'Italia a promuoverne la moratoria col governo Prodi (con D'Alema agli Esteri e la Bonino alle Politiche Europee). Nel mondo, "resistono" ancora 44 paesi come Stati Uniti, Giappone e Cina - quest'ultima esegue i due terzi delle pene capitali del mondo.
Ma il tema dell'abolizione della pena capitale non riguarda solo la legge, di cui pure è bene discutere. Esso ci interroga anche sulla "giusta pena", a fronte di un reato, e sul senso della pena in generale. Una questione di "vita", che porta in sé anche paradossi religiosi o medici...
Vi invitiamo allora a farvi contagiare dall'iniziativa partita nel nostro territorio - scaturita da Tabarini e Da Re - in base la quale anche noi come circolo abbiamo scelto di aderire: la campagna di Nessuno Tocchi Caino.
Aiutati dale note della canzone di Ruggeri e Mirò, arrivederci all'incontro di giovedì 23 gennaio, alle ore 20.30 presso il Palasport Bruno Ruffo. Sarà l'occasione per confrontarci sul tema con Sergio D'Elia, soprattutto con chi la pensa diversamente, e valutare l'opportunità che il nostro Comune aderisca ufficialmente alla campagna. Nel frattempo potete sempre discutere qui... E tu, alla pena di morte, sei favorevole o contrario?
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