PD Colognola ai Colli: Notizie dalla Regione

venerdì 23 marzo 2012

Notizie dalla Regione


Brutta figura del Veneto al 150°, bilancio regionale e Veneto Strade: notizie dalla Regione che vi segnaliamo.

Una brutta figura di Zaia, il bilancio regionale e Veneto strade... Ogni tanto lo sguardo in Regione può aiutare a capire come sta andando da "quelle parti"; magari per capire il perché diminuiscano anche i trasferimenti verso un comune come il nostro.

150° dell'Unità d'Italia: brutta figura di Zaia.
Dopo il danno, la beffa. Non solo Zaia ha tenuto nascosto al Consiglio regionale di aver ricevuto l’invito del Quirinale a presenziare alla cerimonia di chiusura dei festeggiamenti per i 150 ani dell’Unità d’Italia, ora scopriamo che l’assessore Donazzan, che era stata delegata da Zaia a presenziare, non è stata accettata dal Colle. L’ennesima figuraccia, a danno del Veneto.
Il Mattino di Padova
Intervista Video

Il Bilancio Regionale 2012 fa acqua da tutte le parti.
Reintroduzione Tassa su Urbani
Con la finanziaria regionale 2012 è stata reintrodotta la tassa applicata dai consorzi di bonifica anche agli edifici civili. È davvero incredibile pensare al voltafaccia della Lega che, dopo aver messo in piedi una battaglia contro questa ipotesi, ora smentisce se stessa. Una decisione grave, anche perché ha valore retroattivo: infatti il centrodestra farà pagare la tassa del 2011 a quegli utenti che erano stati esentati con una legge del 2009.
Telenuovo

Veneto Strade non ha soldi
Veneto Strade: evitato il fallimento ma non sarà realizzata nessuna nuova opera
L’emendamento al Bilancio 2012 su Veneto Strade proposto dalla Giunta al Consiglio prevede un’integrazione di 8 milioni di euro in parte corrente, sufficiente solo ad evitare il fallimento e pagare gli stipendi anche nei prossimi mesi; altri 15 milioni di euro serviranno per evitare il blocco dei lavori già in corso: NULLA DI PIÙ!
...Telearena

6 commenti :

  1. Un'utile contributo, giunge dall'Arena: 2 cantieri promessi, ma resta scoperto il tratto Colognola-Illasi.
    http://www.larena.it/stories/dalla_home/346804_veneto_strade_promette_due_cantieri/

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  2. Come mai non avete dato notizia che a Marsiglia migliaia di attivisti hanno contestato i lavori del World Water Forum, che riunisce i governi e le corporation dei servizi pubblici chiedendo che l'acqua sia un diritto e un bene comune.
    E’ stata una sessione molto interessante e partecipata quella che ha aperto il Forum alternativo dell’acqua a Marsiglia, proprio mentre quello delle istituzioni, organizzato dalle multinazionali dell’acqua, era a due passi dal fallimento, in parte annunciato. A fronte di una presenza quasi nulla al vertice delle multinazionali, soprattutto in confronto al precedente di Istanbul, sono stati molto più visibili i delegati e le iniziative dei movimenti sociali tra le strade di Marsiglia.
    Da subito si è posta la voglia e la necessità di far uscire il movimento degli “acquiferi” dal rischio di un po’ di monotematismo e autoreferenzialismo, valorizzando le tante similitudini tra la nascita del primo Social Forum Mondiale, che contestava e denunciava l’illegittimità dell’appuntamento degli economisti a Davos, e il Forum alternativo dell’acqua, che si oppone, denunciandone l’illegittimità, a quello dove le istituzioni vengono portate dalle multinazionali. E quindi la possibilità di giocare un protagonismo sempre più forte nella rimessa in discussione di tutti i modelli, economico, energetico, di globalizzazione che fino ad oggi ci governano.

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  3. la politica e con quella i politici si sono allontanati dalla gente, nel momento che si è incominciato a confondere, consumi con crescita sociale, che va misurata non solo con parmetri economici. Esempio: l'istruzione, la cultura, la cura del territorio e dell'ambiente, ecc. I politici curano e rappresentano i propri interessi e gli interessi di quegli che gli sostengono economicamente o che gli garantiscono un bacino di voti, senza guardare da dove provengono

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  4. Il Corriere della Sera del 23 marzo ha anticipato il capitolo del libro Credere e conoscere relativo al dialogo tra Ignazio Marino e il cardinale Carlo Maria Martini dedicato al tema dell’omosessualità e della eventuale regolamentazione delle coppie di fatto. Quello che si legge, è un confronto surreale: Martini oscilla tra posizioni di relativa apertura e le consuete chiusure dogmatiche cui ci ha abituati Santa Romana Chiesa. Dalla scontata critica al Gay Pride, giustificabile – secondo il porporato – solo perché non ci sono ancora diritti civili per gli omosessuali, alla oramai noiosa difesa d’ufficio della famiglia tradizionale (eterosessuale, cattolica, finalizzata alla procreazione). Manca, inoltre, ed è il dettaglio più impressionante, il coraggio di ammettere che tra due persone dello stesso sesso ci può essere vero amore, e un progetto di vita condiviso: non riuscendo a pronunciare la parola amore, Martini non si spinge oltre la comprensione del «valore di una amicizia duratura e fedele tra due persone dello stesso sesso. L’amicizia è sempre stata tenuta in grande onore nel mondo antico», ma «se viene intesa anche come donazione sessuale non può allora, mi sembra, venire eretta a modello di vita come può esserlo una famiglia riuscita». Questi modelli di vita non hanno «utilità sociale e soprattutto non vanno esibiti in modo da offendere le convinzioni di molti».
    Poi però il cardinale scatta in avanti: premesso che «io ritengo che la famiglia vada difesa perché è veramente quella che sostiene la società in maniera stabile e permanente e per il ruolo che esercita nell’educazione dei figli», ammette che «non è male, in luogo di rapporti omosessuali occasionali, che due persone abbiano una certa stabilità e quindi in questo senso lo Stato potrebbe anche favorirli. Non condivido le posizioni di chi, nella Chiesa, se la prende con le unioni civili. Io sostengo il matrimonio tradizionale con tutti i suoi valori e sono convinto che non vada messo in discussione. Se poi alcune persone, di sesso diverso oppure anche dello stesso sesso, ambiscono a firmare un patto per dare una certa stabilità alla loro coppia, perché vogliano assolutamente che non sia?»
    Con uno scarto laterale incrociato, infine, Martini smentisce in parte la sua difesa d’ufficio della famiglia tradizionale: «Non credo che la coppia eterosessuale e il matrimonio debbano essere difesi o puntellati con mezzi straordinari perché si basano su valori talmente forti che non mi pare si renda necessario un intervento a tutela. Anche per questo, se lo Stato concede qualche beneficio agli omosessuali, non me la prenderei troppo».

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  5. Ho la brutta sensazione che la politica abbia bisogno di parlare dei conflitti di interesse di Berlusconi per evitare di parlare di quello che veramente sta succedendo (benzina a 2 euro, aumento del costo della vita, riduzione dei redditi, disoccupazione galoppante, ecc.). Se il PD ritiene che Monti debba essere liberato della golden share di B. può sempre decidere di andare alle elezioni con un programma che si indentifichi gon il programma di Monti, Forenero ecc. che di fatto sta appoggiando. Questo modo di procedere a Napoli si chiama fare ammoina. Roberto

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  6. L'Arena 217 aprile 2012

    È di questi giorni, la notizia degli emolumenti dei nostri parlamentari rispetto all´anno precedente.
    A parte pochissimi che percepiscono redditi in diminuzione, altri, ed è la stragrande maggioranza, riscuotono aumenti di 15/20mila euro annui. Detto ciò ribadisco che ai pensionati sono stati «rubati» dai 15 ai 20 euro mensili a fronte della perequazione pensionistica 2012. E a breve, 16 giugno, si dovrà pagare la prima rata della nuova Imu.
    Propongo (vox clamantis in deserto) al governo Monti di effettuare una patrimoniale su tutti i redditi da pensione e/o lavoro dipendente che superano euro 37.000, ovviamente progressiva, limite massimo di reddito per fruire gratuitamente delle prestazioni del servizio sanitario nazionale.
    Gianni Lorenzi
    VERONA

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