Il problema del Monte va ben oltre Via Pescheria: ormai si respira un senso di abbandono e di degrado. Ce lo segnalano la piazzetta all'incrocio tra Via Garibaldi-Mazzini e San Biagio, la viabilità pesante al mattino e sera lungo Via San Nicolò, l’assoluta mancanza di servizi, etc...
Poteva essere un buon inizio di dialogo tra Cittadini e Amministrazione, per proseguire una discussione sulla frazione del Monte, invece la segnalazione su Via Pescheria, si è trasformata in un difficile botta e risposta attraverso canali di comunicazione diversi. Riportiamo l'ultimo intervento di Adriano Milani che, a partire da quello sull'ultimo giornalino, ha deciso di rispondere all'Amministrazione su Facebook. Mentre anche noi cerchiamo il modo migliore per risolvere la problematica, a chi legge lasciamo il giudizio - e il commento - a quanto sotto.
Mio malgrado mi ritrovo "bacchettato" dall'amministrazione del mio comune per aver fatto rilevare che molto spesso il "dire" non è accompagnato dal "fare". Tutto questo sull'organo ufficiale del comune stesso - pagato d tutti noi -, ovvero il trimestrale informativo che assomiglia più alla "Pravda" di vecchia memoria anziché un organo di informazione (leggere per credere...). Normalmente lo spazio di 20 righe concesso al pensiero "non omologato" diviene invece di 2 pagine per contestare le mie affermazioni con in più nessuna possibilità di replica se non con strumenti evidentemente non controllati dall'amministrazione stessa e quindi ho pensato di postare la mia replica su Facebook (se ritieni condivisibile quanto scrivo ti prego postarlo presso i tuoi amici).
Nel dettaglio, a fronte della contestazione che da anni capannoni abbandonati con tetto in eternit (e quindi contenente amianto...) non hanno nessun controllo e men che meno manutenzione, mi viene risposto che è stato "fatto", cito: "è stata attivata una procedura che pone a carico dei proprietari la vigilanza [...]": che bello!! Se con la grandine o qualche temporale le lamiere (e fibre) di amianto vanno a zonzo per il paese, me la devo prendere col proprietario, loro, gli amministratori, hanno "fatto".
Ma il massimo della comicità (o della malafede?) si raggiunge sul tema del passaggio pedonale "buso del gato", passaggio pedonale divenuto inagibile dal 2008 per la presenza della gru di un cantiere edile; il "fare" è nella documentazione fotografica in possesso dell'amministrazione dove già prima del 2008 tale passaggio non era fruibile come sentiero. Evidentemente si ignora che a volte la memoria storica supera quella fotografica (e credo che molte persone, tutte quelle del Monte) possano testimoniare che tale passaggio è sempre esistito ed è sempre stato fruibile.Il particolare che l'amministratore omette è che, si tale passaggio è si divenuto non fruibile, ma perché nella lottizzazione della zona sovrastante si è permesso - nonostante le proteste degli abitanti - che le acque piovane venissero convogliate in detto passaggio che da sentiero è divenuto fossato, anziché portarle (10 metri di tubo in più) su Via San Nicolò (troppo facile!).
Poi, per chiudere in bellezza, a pagina 26 della "Pravda" viene data enfasi al "fare" dei due anni del sindaco di Colognola, come presidente dell'unione comuni: "azzerati i costi della politica", ovvero gli amministratori dell'unione comuni stessa (che, giusto per ricordarlo, sono già amministratori dei comuni partecipanti) non hanno percepito stipendio per questo. Siamo salvi!!
Alla fine mi prende la nausea, non con un'amministrazione che puoi gradire o meno, ma che che in qualche modo manda avanti un comune, ma con una modalità di fare "informazione" che è un insulto alla capacità di giudizio delle persone.
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