PD Colognola ai Colli: Lavoro, quando a crearlo ci prova il Comune

lunedì 30 dicembre 2013

Lavoro, quando a crearlo ci prova il Comune

Passa di fatto la mozione sull'occupazione. Chi è in difficoltà o senza lavoro, potrà essere assunto dal Comune per lavori saltuari.

Creare lavoro non è facile; eppure a Colognola ai Colli qualcosa si muove; grazie all'accesso a un "progetto lavoro", proposto dal capogruppo del Centro Sinistra Colognola per Tutti Sebastiano Tosi, coadiuvato dall'interrogazione di un parlamentare veronese. Verifica se anche tu ne avrai diritto.

Doveva essere una mozione respinta dalla maggioranza in Consiglio, invece si sta trasformando in una reale opportunità occupazionale per i cittadini di Colognola ai Colli. Convinti che sia meglio offrire lavoro che assistenzialismo, si tratta di un progetto occupazionale rafforzato da una interrogazione parlamentare dell'On. Vincenzo D'Arienzo riguardo la sua effettiva praticabilità. Nel risparmiarvi gli aspetti burocratici, in attesa che la proposta sia realizzata, eccone i primi dettagli.

Cos'è il "Progetto Lavoro"
Il perdurare della crisi produce significative conseguenze sulla qualità della vita di un numero crescente di persone. In risposta all'evoluzione del contesto socio-economico è possibile oggi aiutare a sostenere il reddito di chi è in difficoltà e a rafforzare il senso di appartenenza alla comunità; apportando risorse e servizi al territorio.

In pratica il Comune potrà assumere per lavori accessori [art. 70 dlgs 276/2003] impegnando persone, giovani e famiglie in difficoltà, in attività di "cura della comunità" in senso lato. Ad esempio per lavori di tipo ambientale, di cura dei luoghi e del territorio, di servizio e assistenza sociale o altro. Tali prestazioni saranno retribuite con dei buoni lavoro (voucher).

A chi è rivolto
Il progetto è orientato ad occupare le categorie di seguito elencate [art. 2 c.148-149 L.191/2009]:
  • disoccupati da oltre un anno;
  • inoccupati;
  • studenti tra i 18 e i 25 anni, regolarmente iscritti, compatibilmente con gli impegni di studio;
  • pensionati, titolari di trattamento pensionistico in regime obbligatorio;
  • casalinghe;
  • lavoratori part-time;
  • percettori di prestazioni integrative di salario o con sostegno al reddito.
Chi ne ha diritto
Anche se dipende dal lavoro specifico, in generale, in funzione di alcune condizioni, si acquisisce diritto di priorità. Ad esempio:
  • indicatore ISEE fino a 25.000 euro;
  • familiari a carico;
  • residenza da più di 5 anni;
  • disoccupazione e sua durata;
  • ulteriori eventuali requisiti.
Come accedere
Attualmente siamo in attesa che l'Amministrazione si predisponga operativamente e informativamente. Sarà nostra cura aggiornare questo post.

Per ulteriori informazioni potete contattarci direttamente. Mentre noi stiamo pensando a come si potrebbe estendere all'Unione dei Comuni o, più semplicemente, ad altri comuni, cosa ne pensate dell'impostazione di questo progetto? Come potremmo migliorarlo?

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