(di F. Brentonego)
Inizia con venerdì 30 novembre la raccolta firme a Colognola ai Colli per il referendum sul Lavoro. Come dire: l'occupazione prima di tutto.
Per restituire diritti al lavoro oggi è necessario passare per i referendum. Ripristinare l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori significa non accettare che lavoratori vengano messi fuori dalle aziende. Ecco cosa accade oggi:
- un lavoratore commette un tipo di infrazione;
- il datore di lavoro lo licenzia per "giusta causa" in quanto "sussiste un fatto";
- il lavoratore apre una vertenza e va dal giudice;
- il giudice valuta il "fatto" come leggero e non tale da giustificare il licenziamento.
Un altro caso limite è quello che concede alla contrattazione aziendale il potere di derogare sul contratto nazionale perfino sulle leggi. Questa norma, di dubbia compatibilità con la nostra Costituzione, da spazio alla parte forte della contrattazione aziendale di imporre un arretramento delle condizioni di lavoro e dei diritti. Con l'abolizione dell'art.8 DL138/2011 nessun contratto aziendale potrà più permettersi di derogare alla Legge.
Il mondo del lavoro è oggi devastato dalla precarizzazione dei rapporti di lavoro, che fa sì che milioni di persone non arrivino nemmeno alla soglia di quei diritti che sono stati cancellati. Ma proprio per questo non deve cadere il valore e il diritto al Lavoro. La strada è ancora lunga, e domani si reinizia da una firma.
Voi cosa ne pensate?
Flavio Brentonego
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