La situazione di conflitto di interessi dell'Ass. Nogara è stata ripresa da diversi media; così come sollevata da Tosi nell'ultimo consiglio. Ma per noi è sopratutto emblematico di un modo di fare politica che ci indigna e che va rottamato; si, ma come?
"Ha dell'incredibile quanto accaduto ieri sera" è l'attacco dell'articolo di PrimoWeb che sintetizza parlando l'indomani di quanto accaduto nel consiglio comunale del 28 aprile. Sebastiano Tosi, ha pacatamente spiegato: «Qui si tratta di una questione semplice: state mischiando controllore e controllato. Poiché il bilancio che oggi portare in aula è stato approvato in giunta da soli tre consiglieri su cinque - tra i quali Nogara - e in esso vi sono situazioni che riguardano la scuola materna di San Vittore, tutto potrebbe venir inficiato dall'incompatibilità dell’assessore che ne è anche presidente.» - questo, secondo la Legge e secondo Statuto comunale [art.18 c.1].
Poi è la volta di Colognola Eretica dove Mattia Da Re, ponendo l'accento sullo "scivolone" del pluriennale assessore scrive: "[...] Non ho motivo di dubitare della buonafede non solo di Nogara, ma della Giunta tutta – nessuno dei colleghi dell’assessore sembra infatti essersi accorto di nulla. Certo, un errore lo possono commettere tutti e, sul piano personale, non si può certo crocifiggere nessuno per una “svista” – chiamiamola così. Sul piano politico non posso però non essere duro nel commentare la vicenda. [...]"
Il contributo di Da Re, viene poi lucidamente e ancor più duramente commentato da altri cittadini che si esprimono, senza fare sconti all'assessore, sull'effettiva consapevolezza del conflitto di interessi e sulla sua opportunità di dimettersi come assessore come "delegittimato" dal proprio modo di fare.
Infine tocca a L'Arena integrare, al fatto, il successivo intervento del Sindaco che, dopo essere andato dal Prefetto, cerca di minimizzare l'accaduto sostenendo la buona fede dell'assessore - che forse non era poi così necessario che l'assessore uscisse dal Consiglio...
Caro Sindaco, al nostro "assessore-ex-presidente", la buona fede è concessa solo se ragioniamo per assurdo. Cioè dentro una logica di occupazione dei luoghi di potere. Come partito avevamo proposto l'incompatibilità anche con ruoli direttivi nelle associazioni. Ma la risposta della maggioranza fu che per voi è un valore aggiunto essere amministratore e avere contemporaneamente altri incarichi direttivi. Una volta in più, allora, denunciamo questo modo di "gestire" i conflitti di interesse "opportuni finché non illeciti" e che distingue un modo di fare politica etico e trasparente, da un modo interessato.
Secondo voi Nogara deve dimettersi anche da assessore? Come avviare sopratutto una riforma per rottamare un certo modo di fare politica: asservito a interessi di consenso o, peggio, ai propri?
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