(di A. Corradi)
Con piacere diamo eco ad Aldo, Daniela, Mariuccia, Paolo, Rosa, Zeno. Cittadini indipendenti (non iscritti a partiti) di Colognola ai Colli che hanno deciso di riflettere sul senso del votare oggi. Una proposta aperta a tutti per rispondere alle seguenti domande.
- Ha ancora senso andare a votare?
- Se ha senso, quali sono le questioni che motivano il voto?
- Le "liste elettorali" sono in grado di interpretare e soddisfare la domanda di politica che emerge dai cittadini?
Con la loro proposta di riflessione, si cercherà assieme di rispondere a queste domande e ad altre che emergeranno. Non un momento di propaganda partitica, quindi, anzi di riflessione sulle motivazioni che stanno alla base delle scelte politiche.
Aiuterà a "pensare e dialogare" (questo l'incipit del loro semplice volantino), Paolo Bertazzolo, che ha avuto una esperienza in Parlamento.
1. Ha ancora senso andare a votare?
RispondiEliminaa) II voto - sappiamo - è lo strumento con il quale possiamo esprimere il nostro consenso a un programma
o a un ideale politico che riteniamo il più adatto a governare la società civile.
b) E' giusto porsi la domanda se oggi questo è ancora vero. Non mancano motivi per dire che questa
funzione è stata finora strumentalizzata per ottenere il potere e poi nei fatti tradire la volontà degli
elettori o per approvare leggi che non erano previste nei programmi elettorali. La grande massa delle
persone che dichiarano di non andare a votare o di annullare la scheda elettorale è una realtà che fa
pensare.
e) Nonostante ciò credo che l'astensione (che è comunque un voto di protesta) non serva a risolvere i problemi che la comunità civile fa emergere. Quindi credo che il voto (nonostante tutto e senza farsi troppe illusioni) sia una opportunità e un dovere che il cittadino deve utilizzare per contribuire alla vita democratica del nostro paese.
2. Se ha senso, quali sono le questioni che motivano il voto?
a) Credo che in questo momento storico e nella situazione di grave crisi globale ma in modo
particolare italiana nella quale viviamo (ambientale, economica, sociale ecc.) è urgente e
importante che ognuno prenda le proprie responsabilità e quindi come cittadino sono chiamato
a dare il mio contributo con il voto per un parlamento e un governo che diano risposte efficaci
ai tanti problemi che la nazione deve affrontare.
b) II voto ha un senso perché attualmente è uno strumento (non l'unico però, perché penso che in realtà noi votiamo specialmente quando facciamo la spesa o utilizziamo il denaro favorendo o ostacolando un tipo di economia) per realizzare una società che faccia crescere la giustizia, la solidarietà, il benessere (che non è da confondersi con il ben-avere), la cultura, la pace. Questi valori che stanno alla base di una civiltà non sono"regali" di qualcuno unto dal Signore o da un misantropo: sono frutto di dialogo, di confronto, di fatiche condivise. Quando voto io cerco di motivare e orientare la mia scelta verso chi ritengo più adatto a mettere in pratica questi valori.
3. Le liste elettorali sono in grado di interpretare o soddisfare la domanda di politica
che emerge dai cittadini?
a) Credo che la maggioranza dei cittadini siano attualmente poco soddisfatti delle risposte che
i partiti hanno dato al bisogno di una politica pulita. Il divario tra cittadini italiani e
rappresentanti politici è enorme, come confermano tutti i sondaggi ed è inutile qui
ricordarne i motivi: li sappiamo tutti (la casta, i privilegi, la corruzione, i sospetti di
connivenza con poteri forti ecc).
b) Personalmente credo che oramai si sia arrivati al fondo del pozzo e quindi in futuro non ci
potrà essere che una risalita de! consenso perché tutte le liste elettorali fanno della
questione morale una questione fondamentale. Il mio voto sarà per quelle liste che ritengo
forniscano maggiori garanzie di: a) onestà, b) credibilità, e) impegno a modificare le
strutture che sono alla base dell'attuale crisi ambientale, economica, sociale; d) impegno a
dare più spazio e valore alla cittadinanza attiva, ai movimenti che esprimono valori e istanze
popolari spesso e volentieri inascoltati o repressi; e) impegno al dialogo e al rispetto con
tutti quelli che ritengono la nostra meravigliosa Costituzione la "Bibbia" della nazione
italiana.
e) So che non è facile scegliere. So che dovrò anche tapparmi il naso. So che anche gli eletti troveranno ostacoli, che dovranno essere continuamente controllati e incoraggiati e che forse le mie speranze resteranno in gran parte deluse, ma questi non sono motivi validi per dire "me ne frego". Anzi il voto sarà solo una tappa per l'impegno nello sforzo di costruire una civiltà degna di questo nome.
Aldo