Seguendo l'articolo del sole, sull'Imu forniamo una nostra sintesi, integrata con le intenzioni di bilancio preventivo della Giunta, ancora in fase di approvazione.
1) Immobili
L'abitazione principale richiede una doppia presenza: anagrafica ed effettiva. L'abitazione principale è quella in cui il proprietario, i comproprietari e i figli (o chi è titolare si un altro diritto reale) hanno la residenza. Il nostro comune considera abitazione principale anche le case non locate degli anziani o dei residenti all'estero. Non sono assimilate alle abitazioni principali le case affidate in comodato ai figli e agli altri parenti. Inoltre due coniugi possono avere due abitazioni principali solo se risiedono e dimorano in Comuni diversi.
L'abitazione principale può portarsi dietro anche delle pertinenze come cantine, soffitte, box auto o tettoie. Ma bisognerà fare una scelta in caso di due uguali pertinenze: una va dichiarata con l'abitazione principale (e converrà "unire" quella con la rendita più alta), l'altra andrà dichiarata a parte ma sconterà un'aliquota più alta. Per gli immobili in comproprietà ogni comproprietario dovrà poi presentare un modello F24 e pagare la sua parte di Imu. Naturalmente possono verificarsi anche situazioni in cui solo uno dei comproprietari ha la residenza e la dimora nella casa mentre l'altro no: solo il primo potrà considerarla abitazione principale (con aliquota più bassa e chance di detrazioni) mentre per l'altro sarà seconda casa.
2) Rendita
Se non la sapete già, Potete rintracciare la rendita catastale nell'atto di compravendita della casa; oppure andate nell'ufficio dell'agenzia del Territorio competente per area e chiedere una visura da cui risulterà il valore della rendita. O anche andare sul sito dell'Agenzia del territorio.
3) Moltiplicatori
La rendita andrà rivalutata e poi andrà applicato un coefficiente. Nel caso dell'abitazione principale, la rendita andrà "aggiornata" del 5 per cento (in pratica basta moltiplicare il valore per 1,05). Il valore che ne uscirà andrà poi moltiplicato per 160. Naturalmente se l'abitazione ha anche delle pertinenze, le rendite si sommano (sempre ricordando la regola che non si può assimiliare più di una pertinenza per categoria catastale) si rivalutano del 5% e si moltiplicano per 160.
4) Aliquota [ATTENZIONE: leggi le aliquote aggiornate]
Nell'acconto di giugno l'aliquota è "nazionale" dello 0,4%, e Colognola ha deciso nello schema di bilancio che resti invariata. Per l'abitazione principale vale l'aliquota dello 0,4% (ricordiamo che l'a precedente l'Ici era dello 0,45%), per gli altri quelli dello 0,85% (questa è aumentata dal Comune rispetto lo 0,76 della legge); 0,2% per i fabbricati rurali ad uso strumentale; per queste ultime due modifiche bisognerà però attendere il via libera del Governo entro il 10 dicembre e comunque se ne riparlerà al momento del saldo (da pagare entro il 17 dicembre).
5) Detrazioni
200 euro è la detrazione riconosciuta per l'abitazione principale. Più la detrazione di 50 euro per ogni figlio che non abbia ancora compiuto 26 anni. Per i coniugi comproprietari dell'abitazione le detrazioni si dividono.
6) Acconto
A questo punto bisogna decidere se pagare l'acconto in due rate (la prima entro il 18 giugno e la seconda entro il 17 settembre) o pagarlo in una sola soluzione (entro il 18 giugno). Dalla scelta dipende il valore da riportare nel modello F24. Se si paga l'acconto in due rate, il valore andrà diviso per tre. Se invece si paga in una sola rata l'acconto, allora l'importo andrà diviso per due. La possibilità di scegliere l'acconto in due tranche vale solo per l'abitazione principale per gli altri immobili si paga la soluzione unica a giugno. Poi per tutti ci sarà l'appuntamento con il saldo di dicembre.
7) Calcolo [ATTENZIONE: leggi il calcolo aggiornato]
Ricapitolando la "formula magica" (come la chiama il sole24ore) eccola qui:
Rendita catastale
x 1,05
x 160
x 0,4
- 200
- 50 (per un figlio a carico convivente)
- 50 (per un secondo figlio a carico convivente)
Non del tutto chiaro? Provate a calcolarlo da soli cliccando qui.8) Nota a margine (ma non troppo).
A partire dal fatto che le entrate per l'Imu risultano inferiori per il nostro comune, la Giunta propone una "manovra" di bilancio per portarlo in attivo. Ad esempio aumentando l'Irpef. Per cui, i lavoratori dipendenti, fatti i conti sull'Imu, dovranno farsi quelli sulle tasse dovute al comune e che prima erano dello 0,4. Basterà? È la scelta migliore che si potesse fare? Noi stiamo verificando. Per il resto diteci voi...
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